15 Agosto: I’Assunzione della Madonna

La religione ci propone due figure di donna, l’antico testamento la prima, Eva, mentre i vangeli, la seconda, Maria.

Tornato dalle vacanze, senza P.C., mi sono posto qualche riflessione sull’argomento.

Nella volontà di ciascuna donna è quindi insita la possibilità di realizzarsi come Eva, o come Maria…

Nella Bibbia troviamo: “La donna che mi hai posto accanto, mi ha dato dell’albero”, e, dopo le parole di Eva: “Il serpente mi ha ingannato”.

Dio aveva detto, poco prima, che la donna è un “aiuto, simile all’uomo”, cosa che significherebbe che l’uomo e la donna sono reciproci, l’uno all’altro, perché chiamati alla comunione delle loro persone.

Ma con la frase: “Il serpente mi ha ingannato ed io ho mangiato”, la donna è uscita dall’obbedienza di Dio, sulla femminilità. Ossia la donna ha negato la propria femminilità, nel non accettare la sua diversità dall’uomo, e quindi essere come l’uomo, negando la originaria relazione di reciprocità ( dell’aiuto), sostenendo, al contrario, che, fra i due generi, c’è sempre un conflitto di affermazione dei propri diritti verso l’altro.

In effetti, poiché la mano che regge la culla, è la mano che regge il mondo, la donna, detentrice del miracolo della procreazione, tenta di ritenersi superiore all’uomo, perché, infatti, sviluppa prima, è più sensitiva. Cosi come, nelle antiche religioni, es. Osiride, Cibele, Astarte, Gea e, nel mondo animale, l’ape regina, la mantide religiosa.

Come, d’altra parte, anche nelle antiche civiltà mediterranee, di cui rimangono i resti nelle numerose statuette della Dea Mater, Veneri in cinta, e come dove accade nelle famiglie, il punto di riferimento è sempre la madre, che, in genere, vive di più del coniuge.

Il cambiamento, secondo alcune ricerche, si sarebbe verificato, 10.000 anni addietro, con la sopraggiunta civiltà dei volenti Kurgan, provenienti dalla Russia meridionale, che, al loro passaggio, sottomettevano, cendiavano, ogni villaggio. Questi imposero anche il patriarcato, e quindi il cognome del maschio, anche se, per il proverbio latino: “mater sempre certa est, pater, unquam”, dovrebbe prevalere, nel cognome, il cognome materno, ma, per il principio fisico che la forza prevale sulla ragione, si è verificato, nella storia, il contrario.

L’assunzione in cielo della Madonna, come il tentativo medievale di sostituire la Trinità, con una Tetrarchia composta da: Dio Padre, il figlio Gesù, lo Spirito Santo, e la Madonna, in quanto madre del Dio figlio Gesù, e la riconosciuta intercessione di Maria, sono la ricerca di un adeguato riconoscimento della donna in genere, della donna madre, come nelle nazioni più civilizzate.

La chiesa, come avvenuto, ha sempre cercato di sovrapporre, alle festività pagane, le sue ricorrenze, come la festività del 15 Agosto, Ferragosto, che deriva, invece, per il troppo caldo del periodo a Roma, dal riposo che Cesare Augusto concesse agli schiavi, giorni che, pertanto, vennero chiamati “feriae Agustalis”, donde la parola Ferragosto.

Naturalmente è una mia personale riflessione.