Pesce del Primo Aprile

È, per me, un ricordo che non si cancella. Ero al secondo liceo classico e la cosa più ricorrente era incollare, con uno scotch, un foglio con su scritto: Pesce d’Aprile, sulle spalle degli ignari compagni.

In più studenti fummo convocati dal Preside Tucci, terrore dell’Istituto. C’ero anche io, fra quelli, e fummo rimproverati per essere stati disattenti. Io ero il più giovane della classe, ma sicuramente a farlo era stato il compagno con più anni d’età, dal cognome Dolce, diventato poi Giudice, ma avvezzo a questi scherzi.

Il che mi ha portato ad indagare sull’origine di questa tradizione. Ho trovato un precedente in una gara di pesca sul Nilo tra pescatori egiziani ed il Tribuno Gaio Marco Antonio. Marcus Antonius, per vincere la gara, aveva pregato il suo cameriere di mettere un grosso pesce all’amo. Ma la scaltra Cleopatra, chiamata la Regina dei Re, accortasi dell’espediente, aveva sostituto all’amo un pesce finto, con la pelle di coccodrillo.

Questo è l’aneddoto storico, ma ho trovato forse qualcosa di più probabile. Prima dell’edizione del Calendario Gregoriano, che usiamo ancor oggi, si usava celebrare il Capodanno tra il 25 Marzo ed il primo Aprile, vecchio Equinozio di primavera. Quando venne introdotta la riforma, nel 1582, dal Papa Gregorio XIII, molti sudditi francesi non vennero a conoscenza del cambiamento della data relativa all’inizio del nuovo anno.

E così, invece di festeggiare il primo Gennaio, continuavano a farlo agli inizi di Aprile, venendo presi in giro da Signori più informati. Perché pesce d’Aprile ? Perché, come i pesci abboccano all’amo, così le vittime delle burle abboccavano facilmente alle prese in giro. Esempio scatole vuote d’auguri, bottiglie di spumanti vuote, ed altro.