Agnostici ed Atei

Gli Agnostici sarebbero quelli che non riconoscono alcuna fede, ossia sono quelli che non accettano le risposte date dalle varie religioni, e cercano, a modo proprio, di trovare principi a cui ispirarsi ma, comunque, hanno sentimenti di solidarietà per il prossimo.

Gli atei sono coloro che non credono che l’universo sia stato creato da una entità trascendente, dimostrabile scientificamente, e che le varie religioni non possono, al pari, essere dimostrate.

È comunque difficile che ciascun essere umano non si ponga il problema di ciò che è bene e ciò che è male, in quanto l’uomo è un essere sociale ossia può vivere se gli altri lo riconoscono, lo aiutano, lo ferquentano.

Bisogna chiarire, quindi, che cosa si intende per religione, dal latino “religo“, secondo alcuni affratellare, tornare a riunire.
Secondo altri raccogliere, rilegare, invece, un insieme di riti trasmessi di generazioni in generazione.

La più facile definizione di religione, forse, è da inquadrare come visione della vita, visione del mondo, regole di comportamento per una migliore convivenza della società di appartenenza. Ma vi è anche un’altra possibile definizione, quella intesa come teologia, ossia la dottrina che dovrebbe spiegare il rapporto dell’essere umano con la sfera ultraterrena, od, infine, anche, religione intesa come atteggiamento spirituale, intimo.

Orbene, le domande dell’uomo, sono sempre queste: come è nato il mondo, che c’è dopo la morte, perché si soffre, come distinguere il bene dal male.

La scienza ci dice che quattro miliardi e seicento milioni di anni fa, una nube gassosa ebbe a trasformarsi, diventando una stella: il sole, intorno al quale si formarono i nove pianeti del suo sistema. Sulla terra, poi, per un complesso di reazioni chimiche, si formarono quelle molecole che, da forme inferiori, secondo la teoria dell’evoluzione di Darwin, e Dawkins, si sarebbero evolute in forme superiori, sino all’uomo.

Coloro, quindi, che non credono in un Dio trascendente, sono portati a negare che vi sia un’anima che sopravviva al corpo, e, di conseguenza, che non vi sia nulla dopo la morte. Ma la cosa non impedisce loro di coltivare la memoria dei defunti, siano essi Lari o Penati, in modo che il loro ricordo possa durare dopo la morte.

Naturalmente, gli atei debbono trovare delle ragioni in base alle quali gli uomini possano vivere senza danneggiarsi, con ciò sono obbligati a credere in sentimenti come l’amore, il rispetto degli altri. Ossia, non fare agli altri ciò che non vuoi facciano a te, come in tutte le religioni.

Potremmo a questo punto dire: Dio non esiste, ma esiste la religione. E, tenendo conto che l’Iran (Persia) è una delle più antiche civiltà, ed il grande filosofo Heghel ebbe a sostenere che era il primo popolo storico, come nell’antichità,e si è tornati ad una teocrazia come nel 4000 a.c., ma a nome della guida suprema Khomeini. Ho pensato, quindi,  di fare delle ricerche e delle comparazioni. Il Dio Marduk era il Gran Sacerdote, la guida del popolo Persiano, quindi, tutte le regali personalità religiose erano destinate  ad essere divinizzate, o meglio, a diventare il Dio. Stessa cosa per il popolo di Abramo di Ur, considerato che Yahweh aveva anche una moglie: Asheraf, come ho scovato. Yahweh, per gli Ebrei, sarebbe l’alter ego del Babilonese Marduc, con poteri simili a quelli di far miracoli, come i Santi.

Ma nomi illustri, di fama mondiale, come l’etologo Dawkins, il filosofo Feurbach. lo scienziato Steven Hawking, ed altri, hanno sostenuto che non è Dio che ha creato l’uomo, ma è l’uomo che ha creato Dio, come proiezione dell’essenza umana, riguardo onnipotenza,  onniscienza,  giustizia, eternità, estremizzando tutte le qualità dell’ipotetica  guida, per aver sempre necessari riferimenti, confronti.

Penso, quindi, che i due pensieri non siano filosoficamente in contrasto in quanto l’uno attiene alla morale, l’altro alla scienza, per coesistere nella società che ha bisogno delle regole religiose, ma deve poter studiare l’Universo nella sua essenza. In merito ricordiamo episodi come quelli di Niccolò Copernico. Mentre la Chiesa sosteneva, secondo Tolomeo, la Terra al centro del sistema solare, Copernico, con Galileo, sosteneva la teoria Eliocentrica, ossia che il Sole era al centro del Sistema planetario, teoria condannata dalla Religione.