Il libro di ENOCH è un testo apocrifo di origine giudaica, pervenutoci integralmente in lingua ge’ez, antica lingua dell’Etiopia, donde il nome di Enoch Etiope.
Al patriarca antidiluviano Enoch, settimo dopo Adamo secondo la Genesi, e bisnonno di Noè, i 5 suoi testi non sono stati accolti dagli attuali canoni biblici, tranne che nella Bibbia della chiesa etiope, ed eritrea. Si parla,quindi, solo come il pentateuco di Enoch.
I cinque libri sarebbero: Il libro dei Vigilanti, il libro delle Parabole, il libro dei Luminari celesti, il libro dei Sogni, la lettera di Enoch, la sezione conclusiva l’ Apocalisse di Noè, di cui ne è stato ritrovato qualche frammento in aramaico, nelle grotte di Qumram.
Sono stati accolti, al contrario, i testi prescelti dalla Bibbia dei settanta che cominciavano ad usarsi anche nel Nuovo Testamento, anche perché i vecchi testi sacri, fatti dagli amanuensi, erano molto costosi, (per ogni pagina di pergamena serviva una pelle di pecora).
Solo a metà del cinquecento, con la riapertura dei contatti commerciali e politici con l’Etiopia, alcuni sacerdoti giunsero a Roma e si diffuse la notizia che nel loro paese si conservavano altre copie del libro.
Parleremo solo del Libro dei VIGILANTI, per la diversa interpretazione della presenza del testo dei Giganti, rinvenuto tra i manoscritti di Qumram, che amplia la tradizione della caduta degli angeli, riportata nel libro della Genesi.
La storia: 200 angeli, figli del cielo, decisero di unirsi con le figlie degli uomini. Scesero sul monte Hermon in Palestina, con Semeyaza che era il loro capo. Ma avvenne che, in quel tempo, aumentando i figli degli uomini, nacquero ragazze belle di aspetto. E gli angeli, figli del cielo, le videro, se ne innamorarono, e dissero fra loro. “ Venite, scegliamoci le più belle e generiamoci dei figli .”
Ma Semeyaza disse “Io temo che può darsi che voi non vogliate che ciò sia fatto e che io solo pagherò il fio di questo grande peccato”. E tutti gli risposero e gli dissero: Giuriamo, tutti noi, e ci impegniamo che non recederemo a questo proposito e lo porremo in essere “ Allora tutti insieme giurarono e tutti quanti si impegnarono vicendevolmente e scesero sulla vetta del monte Armon, chiamandolo Monte Armon, poiché su esso avevano giurato e si erano scambiati la promessa impegnativa.
Ma si presero, per loro le mogli ed ognuno se ne scelse una, recandosi da loro. E unitesi con loro insegnarono ad esse incantesimi e magie, mostrando loro il taglio di piante e radici Ed esse rimasero incinta e generarono giganti la cui statura, per ognuno, era di tremila cubiti. Ma i giganti , chiamati Nefilim, dopo aver insegnato a costruire armi, ed averli istruiti in molte altre arti, astronomia compresa, incominciarono a turbare l’armonia degli uomini e del creato.
Gli angeli Michele, Gabriele, Raffaele, Uniele, pregarono quindi il Signore di intervenire, ristabilendo la perduta armonia e ponendo Semeyaza ed i trasgressori,. sotto le colline della Terra, per settanta generazioni.
Il mio pensiero è che questi giganti potrebbero essere o dovrebbero gli uomini del Neandertal 1,9-2,0 , contro l’Homo erectus 1,4-1,6 metri e che i 930 anni di Adamo, siccome esisteva solo il mese lunare di 27 giorni, il calcolo potrebbe essere 930 per ventisette, uguale giorni. Giorni diviso 365 attuale anno,.Totale per differenza anno solare ed anno lunare 3 per cento uguale a anni 71, cifra possibile per tempi in cui la media era di anni 52.
Ma la presenza di questi giganti generò tanta corruzione e problemi di ogni genere agli umani, tanto che l’Altissimo, Grande e Santo dovette provvedere minacciando anche inferni di fuoco, diluvi, perché si tornasse a vivere secondo giustizia.
Secondo molti studiosi, tra cui il sumerologo Sitchin che si basa su tavolette sumere, la storia della specie umana sarebbe legata al pianeta Nibiru, ed ai suoi abitanti dal nome Anunnaki.
Testi ben narrano che 450.000 anni fa la vita su Nibiro stava leggermente estinguendosi. Deposto le armi, il sovrano Alelu, fuggì con una navicella e trovò rifugio sulla terra. Sul nostro pianeta scoprì che c’era abbondanza di oro. Una squadra di Anunaki, guidati da Enki, figlio di Alelu, fondò, quindi, la città di Eridu, nel Sud della Mesopotamia. Successivamente arrivarono sulla Terra Anu e l’altro figlio Enlil che conquistò il comando della missione Terra. L’oro dopo essere stato estratto veniva inviato agli Igigi, mentre trecento Anunaki erano in avamposto su Marte, stazione di passaggio tra Nibiro e la Terra.
Trecentomila anni fa, Enki permise alla moglie di manipolare geneticamente la specie terrestre che sembrava più vicina agli Anunnaki. Fu scelto l’homo reclusa che, corretto geneticamente, perché ibrido. incominciò a sposare le figlie degli uomini e a ricoprire ruoli sempre più importanti.
La specie umana aveva appena compiuto lì’importante salto evolutivo da Homo herectus a Homo sapiens. Enki poi contravvenendo alle idee del fratello Enlil che non appoggiava gli umani, salvò l’umanità, informando un uomo Ziusudra, il Noè della Bibbia, dell’imminente Diluvio Universale. Gli uomini che si salvarono convinsero poi gli Anunnaki della sovranità dell’uomo nel 3760 a.C. che insegnarono loro una grande quantità di nuove tecniche, essendo Nibiro molto più avanzata culturalmente e scientificamente.
E così ebbe inizio, tra scontri, guerre, la distruzione di Sodoma e Gomorra, la storia poi dell’uomo narrata dalla Bibbia.