I vangeli sono libri che riportano, come racconto, la vita e la predicazione di Gesù Cristo.
Vangelo è un parola di origine greca: evangelion, e significa letteralmente, lieto annuncio, buona novella.
Le chiese cristiane riconoscono come canonici, cioè inclusi nel canone dei libri ispirati, e facenti parte del nuovo Testamento, solo i seguenti quattro Vangeli: quelli secondo Matteo, secondo Marco, secondo Luca, e secondo Giovanni, probabilmente scritti prima del 65-70, quello di Marco, nel 75-80, quello di Matteo, nel 78-93, quello di Luca, nell’80-110, quello di Giovanni.
I primi tre si chiamano anche Vangeli sinottici, ossia , raggiungono molto spesso la eguaglianza verbale. E’da ricordare, naturalmente che, prima di essi , gli insegnamenti e la dottrina di Cristo, erano trasmessi principalmente a viva voce, mediante la predicazione degli apostoli, e solo questi furono accettati nel Nuovo testamento, anche se ve ne furono altri, anche scritti precedentemente, ma rientrerebbero tra quelli detti apocrifi, come il protovangelo di Giacomo, ossia non attendibili, anche se hanno avuto una certa influenza in alcune tradizione o nella iconografia, come il norme dei genitori di Maria, Gioacchino ed Anna, nel protovangelo di Tommaso.
I più antichi manoscritti dei Vangeli, come nel Nuovo Testamento, ci sono pervenuti in greco, lingua franca dell’oriente romano, naturalmente traduzione dell’aramaico, lingua parlata da Gesù, e dagli apostoli.
Da ricordare che, nel Vangelo di Matteo, in diverse occasioni chiamato Levi, è contenuto il discorso ella montagna, il passo più ricco di valore morale, per la gente di ogni cultura e nazionalità.
Il Vangelo di Giovanni, il discepolo prediletto di Gesù, anche stilisticamente è invece molto diverso. Non vi è accenno all’Eucaristia, al Padre Nostro, alle beatitudini, pur se , secondo la tradizione, Giovanni è l’autore anche dell’Apocalisse.
Dal II secondo secolo in poi, specie in Alessandria, nel contesto di correnti filosofiche, nacquero altri vangeli, detti gnostici, dalla etimologia greca “gnosis”, ricerca della verità, sostanzialmente, però, speculazioni sofistiche di alto contenuto teologico, diversamente dai vangeli apocrifi che contenevano, al contrario, riferimenti alle vicende umane di Gesù, ma che, ovviamente, non compaiono negli scritti canonici, mostrando interesse soprattutto per i miracoli, l’infanzia di Gesù, le vicende degli apostoli, non menzionate altrove.
Mi è sembrato giusto, in questa settimana di Pasqua, approfondire qualche punto che non mi era chiaro, nell’ascolto dei sacerdoti, nella lettura dei giornali, nelle varie pubblicazioni, dall’intento, ritengo, meramente speculativo.