Santa Maria del Molise

E’ uno dei posti più suggestivi del Molise, specie per le mamme ed i bambini. E’ a pochi chilometri da Isernia, dopo essere stato del Capoluogo .

Debbo chiedere scusa parlo solo ora di questo angolo di Paradiso, che è stato diviso, nel 900, dal borgo di Sant’Angelo in Grotte .

Il parco è formato da una vasta zona verde con tanti ruscelli che, in passato , fecero chiamare questa parte del Borgo, Capo d’acqua.

Lago Santa Maria del Molise

Il parcheggio auto è infinito, vi possono sostare gratis migliaia di auto. L’entrata del Borgo è segnalata da un cartello dove è riportato : Parco dei cinque molini, di cui solo uno è stato ricostruito , a testimonianza del passato.

Molino ricostruito

I cinque molini, assiene ad una Centrale Elettrica, garantivano al Borgo la fornitura di farina ed ogni altro elmento di sopravvivenza.

Penso che questi molini fossero a ritrecina, ossia la loro forza, come il Molino Corona di Baranello , era nell’asse verticale. I molini a vento, diffusi oggi soprattutto nell’Olanda, creati, dai Sumeri, quattromila anni addietro, nel Molise avrebbero garantito la loro energia solo saltuariamente, in ragione del clima.

Ritrecina

Il cibo è simile a quello degli Agriturismi, come abbiamo constatato, assieme alle specialità locali ed i prezzi sono onesti e contenuti.

Il corso d’acqua , che formò il meraviglioso laghetto, gioia dei pescatori, quand’è concesso di pescare , alimenta molte pozze d’acqua ed è popolato di cigni , papere, uccelli acquatici, all’ombra di molti grossi alberi.

Corso d’acqua presso Ripa dei Forti, Santa Maria del Molise

Santa Maria del Molise è, in sostanza, quel piccolo borgo, in alto, ai piedi del Matese, che può però molte sorprese.

Il parco che si caratterizza con le acque del Rio, affluente del Biferno, si differenza, quindi, dal borgo medievale di Sant’Angelo in Grotte, che un tempo aveva il Municipio in comune, diventandone, in effetti ,una frazione.

Cripta di Sant’Angelo in Grotte

Il paese è posto a 635 metri sul livello del mare ed il centro, più in basso, fu diviso in due nuclei.
Fu costrito dai Longobardi nel quarto secolo d.c..

Il Castello non c’è più, ma nella chiesa di San Pietro in Vincoli ci sono da ammirare Le sette opere della Misericordia, scuola del mille e quattrocento.

Chiesa di San Pietro in Vincoli

La vista è incantevole, sembra toccare la cima di Monte Miletto. Una croce viaria del 1537 completa la religiosità del luogo, probabilmente una chiesa dedicata a Santa Barbara come ha scritto l’architetto Franco Valente.

Tornando al parco, sono numerosi i tanti ruscelli che si alternano a pittoresche cascatelle che ne fanno quello spettacolo che rimane sempre nella nostra memoria.

Cascatella

E’ un posto, in breve, che non si dimentica ed è il posto dove vorresti sempre ritornare, possibilmente con i nipotini.