I mantra più noti ed i parashà dell’ Av Ra Ham Cristiano

La parola mantra è composta da MAN, che significa mente, e da parola TRANG, che significa onda, proiezione.
Nel Kundalini Yoga, i mantra sono considerati parole sacre, speciali.
Il potere dei mantra è nella vibrazione sonora che, fra le tante cose, influenza, potentemente, la qualità della nostra mente, in un processo di rinnovamento della nostra struttura più profonda, al punto che, un mantra può creare dei nuovi circuiti neuronali. Si può dire, ad esempio, che una persona, per mezzo del mantra, invece di vedere un bicchiere mezzo vuoto, lo potrebbe vedere mezzo pieno.

Con il sostantivo sanscrito, si indica inoltre la terminologia della religioni dell’India che è’ una pratica millenaria che fa bene al corpo, alla postura, al respiro ed dalla spiritualità Ed è una antica scienza frutto di millenaria cultura per calmare ogni agitazione. Quasi come il nostro rosario.
In sostanza, il sostantivo che è di origine sanscrita, è una speciale sequenza di suoni, raggruppati in semplici sillabe, e parole compatibili, che formano delle vere proprie trasformazioni tramite il suono.
Ogni singolo mantra porta con sé uno specifico codice vibrazionale che viene attivato attraverso il canto a voce alta, ma anche con il bisbiglio, oppure con una vibrazione silenziosa nella nostra mente. La vibrazione del mantra può entrare in risonanza con l’equilibrio del nostro sistema fisico, mentale, spirituale, riportandolo in riequilibro e restituendogli salute e potere.
Questi mantra sono, anche, in una forma di parola sanscrita chiamata Lingua del cuore, e ci sono giunti dalla tradizione Sikh, ma il loro codice vibrazionale va oltre la loro origine. Lo Yoga prevede numerose versioni musicali dei mantra, dono di uomini saggi che li hanno creati in uno stato di connessione profonda con la propria anima, in uno stato di yoga.
I mantra più noti sono sette: mantra di sopravvivenza o Mool Mantra, mantra di sessualità o manta Shacri, mantra della forza di volontà o mantra Hur che verte su uno degli aspetti di Dio, mantra del cuore o dell’amore o Waqhe Ram Das, mantra Humi Bram Ham, mantra Ong Sohang che verte sulla pace ed il rilassamento, mantra della concentrazione.
Abbiamo dunque scritto sui mantra dei popoli dell’India, ma vorrei accostare a questi mantra, anche una diversa specie di mantra della religione Cristiana o mantra di Abramo.

Dopo il peccato, infatti, Dio chiamò l’uomo e gli chiese: Dove sei? La domanda rivolta da Dio ad Adamo, che si era nascosto, svela che quella domanda è posta ad ogni uomo, in ogni tempo, in ogni luogo, perché l’uomo nascondendosi a Dio, si nasconde a se stesso.
Poi, a tempo opportuno, il Signore Dio chiamò Abram, e gli disse: Lekh, Lekhà, esci va, perché l’uomo per la sua crescita, e per raggiungere la sua vera identità, deve, innanzi tutto, ritrovare se stesso.
Dio si presenta dunque ad Abramo come colui che conosce la verità di ciò che è lui e lo sprona a scoprirla, Lekh Lekhà significa và verso te stesso, quindi ritrova te stesso.
Dio si presenta ad Abramo, quindi, come colui che ha la verità di ciò che è Abramo, e lo sprona a scoprirla,
L’uomo deve fare della sua vita un cammino rispondendo alla domanda: Dove sei senza nascondersi o dichiaransi impotente. Gesù dice che la dove ci sarà il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore, ossia unire il cuore a ciò che ama. Ognuno ha la sua via e, sceltala deve seguirla con risolutezza. Il cammino dell’uomo non deve essere finalizzato però a se stesso, sarebbe egocentrismo, ma per i suoi simili, il mondo.
Deve avere, col suo cuore, le relazioni con tutti gli esseri viventi, il creato.
Abramo è il primo esempio di fede in colui che, poi, sarà chiamato il Dio di Abramo, il primo ad affidarsi in YHWH , e perciò può ritenersi il padre di ogni persona che abbia fede in Dio. Figli di Abramo lo si può essere al modo di coloro che vedono in Lui un padre dell’esperienza umana oppure come figli nello spirito, nella fede.