Cosa significa Medjugorje

Il 24 Giugno 1981, giorno di San Giovanni Battista, verso le ore 18, su una collinetta isolata, chiamata Podbrdo, la Vergine, con il Bambino, appare a sei ragazzi di Medjugorje: Ivanca Inankovic, di anni 15, Mirjana Dragivevic, Marja Paulovic ed Ivan Colo, di anni 16, Vicka, di 17, Jakov ,di appena 10 anni.

La visione, luminosissima, spaventò quei giovani che si affrettarono a scappare via. Ma non poterono trattenersi dal riferire in famiglia l’accaduto, tanto che la voce si sparse in tutte quelle piccole borgate facenti capo a Medjugorje, piccolo villaggio sperduto tra le montagne della Bosnia Erzegovina, dove gli abitanti, croati, sono ferventi cattolici.

Il giorno seguente, gli stessi ragazzi, accompagnati da amici e curiosi, sentirono un impulso irresistibile a tornare in quel luogo.

La visione ricomparve, in seguito, più volte, invitando i giovani ad avvicinarsi, parlando loro. Ebbe cosi l’inizio quella serie di apparizioni, e messaggi, che continua ancora oggi. Anzi, la Vergine stessa volle che quel pomeriggio del 25 giugno, giorno in cui iniziò a parlare, venisse ricordato come la data di inizio delle apparizioni.

Ogni pomeriggio, puntualissima, la Vergine continuò ad apparire alle 17:45 mentre i giovani inginocchiati, prendevano a pregare il Padre nostro, l’Ave Maria ed il Gloria al Padre. Alla domanda di Mirjana, di quale fosse il suo nome, la Madonna rispose Io sono la Beata Vergine Maria,.

Da allora, Medjugorje, da piccolo e povero villaggio, è diventato “il focolare delle preghiere del mondo”, con oltre ventitre milioni di pellegrini, ad oggi, tra cui migliaia di sacerdoti , centinaia di vescovi, per la pace fra tutti gli uomini, nonostante che dal 12 agosto 1981, la feroce polizia comunista della Jugoslavia, avesse proibito di avvicinarsi al posto delle apparizioni, ed avesse arrestato il parroco, fra Jozo Zovko, condannandolo a tre anni e mezzo di galera. Se qualcuno, all’epoca, avesse accettato dei pellegrini, avrebbe dovuto pagare una multa. Inoltre, vi era anche un aperto oppositore, sulla positività degli avvenimenti, nel vescovo della diocesi, monsignor Zanic.

I messaggi di Medjugorje, comunque, hanno continuato incessanti, per spronare alla preghiera ed al digiuno, ed ad una vita in grazia di Dio. La parola d’ordine, sempre dei veggenti, è che con la preghiera si fermano le guerre.

Diversamente da Lourdes, Fatima, Guadalupe, santuari di risonanza mondiale, non si è mai verificato, come a Medjugorje, che la Madonna apparisse per tanti giorni, tanti anni, e continuasse ancor oggi ad apparire.

Il motivo, forse, per indicare che l’umanità è giunta ad una svolta cruciale del suo cammino. Che l’uomo sta per costruire un mondo senza Dio e che, senza la protezione divina, il mondo non ha futuro. Che Gesù Cristo è sempre nella storia, in mezzo a noi.

È certo che, per ogni pellegrino, Medjiugorje è una esperienza unica ed una testimonianza di un messaggio per tutti gli uomini del nostro tempo, i quali pensano che con la morte tutto finisca, perché, parole di Vicka, dopo la morte c’è l’eternità,  e la vita è, solo, una breve passeggiata.

Per la cronaca, al vescovo brasiliano Krieger, prima di partire per la quarta volta per la Jugoslavia, nel mentre celebrava una messa, Giovanni Paolo II, confessò che Medjugorje era diventata, al momento, il centro spirituale del mondo. Alla successiva domanda del vescovo, il Vescovo chiese : Santità, posso dire ai veggenti che Lei invia loro una benedizione. Il Papa abbracciandolo, gli ripose Sì, sì.

Il messaggio, comunque, dei veggenti, si riduce e riassume in questi cinque strumenti, o pietre, come paragone ai ciottoli scelti da Davide che, armato solo di fionda e bastone, usò per Golia : Preghiera, con fede ed amore, non solo con la bocca.  In particolare, un Rosario al giorno. Digiuno nei giorni del mercoledì e del venerdì. Lettura della Bibbia.  Un breve passo tutti i giorni. Confessione, una volta al mese. Eucarestia, con immancabile partecipazione alle Sante Messe domenicali, facendo la Comunione, ove possibile, anche ogni giorno.

Mi sono rimaste impresse, inoltre, nell’indimenticabile percorso spirituale, queste parole, sentite nelle varie occasioni.  La pace,  la serenità, sono un dono di Dio. Per ottenerla, il solo mezzo è la preghiera. La libertà è la nostra debolezza. La fede è la forza per superare ogni dubbio.

L’ultimo messaggio di Mirjana, alle 14:05, di quest’ultimo 18 Marzo, in condizione di estasi, da parte della Madonna, è stato il seguente: “Cari figli, vengo a voi, come Madre, con doni. Vengo con amore e misericordia. Cari figli, in me c’è un cuore grande. Desidero che , insieme, per mezzo dell’amore, i nostri cuori trionfino. Desidero che, attraverso questo trionfo, vediate la vera verità , la vera via. Desidero che possiate vedere mio Figlio   . Vi ringrazio.”

Vedere per credere, un poco come San Tommaso, ma la vis icastica della via Crucis, la partecipazione di tutti alle continue funzioni in ogni lingua, la coralità del pregare di tutti, la sacralità del luogo delle apparizioni, i continui miracoli elencati da Suor Emanuel, le grazie ricevute da molti, anche a titolo personale, la eccezionale devozione di tutti i quanti continuano ad affrontare estenuanti viaggi dal Giappone, dall’India, dalle Americhe, la presenza di migliaia di sacerdoti di ogni nazione, il numero dei confessori e l’affollamento dei confessanti in attesa, a volte, sino a mezzanotte, l’orario delle funzioni sino a tarda sera, come quella della Adorazione del Santissimo Sacramento, il fervore delle melodie musicali, sono certo che lasciano, ed hanno sempre lasciato, un segno indelebile in ogni pellegrino che ha avuto la fortuna di essere chiamato, in questo posto ancora impervio, povero, ma che parla solo di misticismo, religiosità, di amore, di fratellanza.

Se, come ebbe a dire Gesù Cristo: un albero si vede dai frutti che porta, Medjugorie, quindi…