I primi popoli che incominciarono a meglio definire l’anima, lo spirito, il corpo, furono gli Egiziani, ben 4000 anni a.C., in funzione della religiosità della loro cultura, se si eccettua ovviamente l’Induismo, di pari periodo. I Greci, infatti, di civiltà posteriore, per imparare, si recavano spesso nell’antica capitale dell’Egitto: Tebe, e lo storico Erodoto scriveva che questi Egizi erano un popolo che, pur praticando, con l’imbalsamazione, il culto dei morti, con le relative Piramidi, amava intensamente la vita. La loro esistenza attraversava infatti tre importanti momenti: la vita terrena, la morte e la vita ultraterrena, ossia Akh, il ka ed il Ba.
Il Ka rappresentava l’energia vitale, la forza, il temperamento. Il Ba l’elemento che rappresentava l’anima, ossia la parte divina riconducibile alla personalità di una persona. L’Akh, la presenza divina, l’elemento luminoso che, alla morte, si ricongiungeva al Creatore, brillando come punti luminosi nel cielo.
Non ho la presunzione di scrivere dei Testi Veda, o dell’Induismo, che, tra l’altro, ritiene che la Madonna sia la nona incarnazione di Visnù, e Gesù sia la decima, con Krisna Re di Gerusalemme, o, nel Buddismo, della reincarnazione del Karma, con successive purificazioni, rincominciando dagli animali, filosofie che solo il Cardinale Martini ci avrebbe potuto spiegare. Proverò ad inquadrare il pensiero del Cristianesimo, sperando di non essere contestato.
Adamo fu creato dalla polvere della terra, ed è vissuto con un’anima umana. La parola umana deriva dal latino humus, dal significato terra. Per questo motivo, i sensi, che sono nella nostra anima, sono in sintonia con la terra. Attraverso l’anima, quindi, si è in contatto così con tutte le persone. Attraverso lo spirito, invece, si è in contatto solo con Dio. Adamo, purtroppo, pur avendo avuto il dono della libera scelta, fece la scelta sbagliata, come tutti ricordano.
La successiva domanda, ora, che ci interessa è quindi questa: quale è la differenza fra anima e spirito? La parola spirito riguarda solo l’aspetto immateriale dell’uomo. Ossia lo spirito è l’elemento dell’uomo che gli da la capacità di poter avere una relazione intima con Dio.
La parola “anima” invece, si riferisce non solo alla parte materiale dell’uomo, ma anche a quella immateriale. Ossia l’uomo ha un’anima che significa vita, esistenza. Ma l’uomo è malvagio e la sua anima è, di conseguenza, corrotta. Ricordiamo che Caino uccise Abele solo perché gli agnelli, che sacrificava al Signore, erano più graditi dei doni di Caino. L’anima è quindi, una visione orizzontale dell’uomo, mentre lo spirito è una visione verticale, e solo con lo spirito può dedicarsi a Dio.
L’anima, quindi, fa riferimento al cammino dell’uomo nel mondo, tanto materiale quanto immateriale, essendo l’uomo corpo, anima e spirito. Ma di quante cose è fatto l’uomo? Sensibilità, ferocia, sete di potere, erotismo, etc., ossia quella parte animale che ci portiamo dentro ed è restata in noi. Dio, al contrario, è solo puro spirito, e pertanto senza un corpo con cui avere contatti.
Così penso di aver anche inquadrato quale è la nostra natura, spirito, anima e corpo.