Maria di Magdala

All’alba del primo giorno della settimana ebraica, il 9 Aprile dell’anno 30, della nostra era, poichè Gesù era nato nel 3 a.С., Maria di Magdala, piccola borgata di Galilea, da cui poi il nome di Maddalena, annunciò, per prima, che Gesù era risorto da morte.

Tutti i vangeli Le attribuiscono un ruolo primario nell’evento che sarà il fondamento della Chiesa, per tutti i secoli, sino ad oggi.

San Paolo dirà, infatti, che se Cristo non fosse risorto, la nostra fede sarebbe stata indimostrabile.

Secondo il Vangelo di Luca, era una donna dal passato devastato ed era stata liberata, proprio nell’incontro con Gesù, dai sette demoni, espressione dell’epoca, cosa che per Lei significò l’inizio di una nuova vita, diventando la più devota discepola di Cristo.

Dal nostro punto di vista, è una delle figure evangeliche più suggestive, perché esprime la profonda natura della umanità che geme, in attesa dell’annuncio.

Con la madre di Gesù, Maria di Cleofa, un gruppo delle pie donne, fu presente alla sepoltura del Maestro nel sepolcro di proprietà di Giuseppe d’Arimatea che, per rimorso, aveva chiesto a Pilato tale trattamento. Al contrario di Nicodemo, capo dei farisei, infatti, pur sapendo dell’innocenza di Cristo, nel Sinedrio, non aveva preso la parola in sua difesa.

Quando, Maria di Magdala, dopo il Sabato, si recò, con alcune pie donne al seguito, per il rito dell’unzione del corpo di Gesù, chiamato il Rabbi, che significa maestro di Giustizia, vide il sepolcro aperto e due angeli alle estremità del corpo di Gesù che, interrogati riposero: Se cercate Gesù, il crocifisso, non è qui. È risorto.

Ancora, perciò, confusa, incredula, ebbe a scambiare, fuori del sepolcro, Gesù, con il custode dell’area cimiteriale, finché Gesù non ebbe a chiamarla e, guardandola negli occhi, Le disse: “non mi trattenere perché non sono ancora salito al Padre mio, ma vai dai fratelli e di loro che sto ascendendo al Padre mio e Vostro.”

Cosi, Maria di Magdala, corse dai discepoli, trovando Pietro e Giovanni che, correndo, confermarono il prodigio.

Non sono un maschilista, anzi credo nell’assoluta parità della donna, a cui la natura ha assegnato compiti diversi, tra i quali quello di perpetuare magicamente la vita, ma penso che Maria Magdalena sia l’apostolo degli apostoli e, dopo questo episodio, sia nata qualche disputa con Pietro, tenendo presente il momento storico della donna sottomessa.

C’erano state, infatti, delle accese critiche, quando Gesù alle donne insegnava la Torah.

E ritengo, vedendo le chiese sempre più frequentate dalle donne, affidar loro sempre più incarichi, visto che i seminari sono sempre più vuoti.