Storia del Capodanno

Capodanno, dal punto di vista meteorologico, astrologico, è il primo giorno dell’anno in tutti quei paesi, e sono la stragrande maggioranza, che seguono il calendario Gregoriano, del 1582, ed è un giorno di grande festa, specie per celebrazione, la notte, del passaggio dal 31 Dicembre al 1 Gennaio, con spari, fuochi d’artificio, veglioni, mangiando lenticchie, a cena, come auspicio di ricchezza, e buttando, fuori della finestra, oggetti vecchi o inutilizzati, in quasi tutto il mondo.

Vi sono paesi, però, che ancora seguono il calendario di Giulio Cesare, del 46 а.С., come alcune chiese ortodosse, nei quali l’inizio dell’anno, viene celebrato il 14 Gennaio.

Israele è il solo paese che non celebra il Capodanno, come festa pubblica, perché nascerebbe come festa cristiana, anche se molti israeliti, che vivono in Europa, od in Nord America, lo festeggiano privatamente.

Nel Medioevo, molti paesi europei, usavano il Calendario Giuliano, ma vi era una grande varietà di date che si ritenevano il momento iniziale dell’anno.

In Inghilterra ed Irlanda, ad esempio, sino al 1752, cosi come a Firenze ed a Pisa, l’inizio dell’anno si celebrava il 25 Marzo, giorno dell’Incarnazione.

In Spagna, sino all’inizio del 1600. il cambio dell’anno, avveniva il giorno di Natale.

In Francia, sino al 1564, il Capodanno si festeggiava a Pasqua. A Venezia, sino al 1797, giorno della sua caduta, il primo Marzo. Nelle Puglia e nella Calabria, il 1° Settembre, secondo lo stile bizantino.

Diversità locali di date continuarono, anche dopo l’adozione del calendario gregoriano, finché il papa Innocenzo XII, nel 1691, emendò il calendario del suo predecessore, nel senso che il l’inizio dell’anno doveva iniziare il 1° Gennaio, giorno della Circoncisione.

L’adozione generale del Calendario Gregoriano, che stabiliva l’anno composto di 365 giorni, 48 minuti, 45 secondi, e quindi la creazione degli anni bisestili, ogni 4 anni, ed anche negli anni divisi per 400, fece sì che la data del 1° Gennaio divenisse progressivamente comune, riconosciuto, cioè, dalla maggior parte del mondo.