Un Testo redatto mille anni prima della Bibbia
Si crede che la Bibbia sia il primo e più antico libro della storia umana, ma un antico testo, l’Enuma Elish, inciso su sette tavolette di argilla, riporta una testo di mille anni antecedente, da attribuite al nume Sumero An, dio del Cielo, testo però incompleto per essersi ritrovati solo 27 articoli, nella stele del re Ur-Namnu.
Infine, un altro di cinquecento anni precedente, rispetto al Decalogo della Torah, il Codice di Hammurabi, di 282 articoli, per quasi tutti i casi della vita sociale dell’epoca, in cui era molto diffusa la schiavitù, con molte disposizioni inerenti.
Da notare che la società dei Sumeri, creatori storici della prima scrittura cuneiforme, si sviluppò cinquemila anni prima di Cristo, soprattutto per le questioni relative alla vita sociale, cosa che è stata giudicata dagli archeologi troppo avanzata, per ipotizzarne un’altra civiltà precedente, in via tuttora di scavo, nell’Iran centrale, verso Keman, di seimila anni a.C., che farebbe pensare alla scomparsa civiltà di Aratta che aveva il suo centro nell’area di Jiroft e si suppone ,anche, nella Conar Sandal.
Tutti questi codici, compreso il Decalogo della Bibbia, sono molto simili, moralmente, tranne la legge del taglione, ma, mentre il Decalogo è di natura divina, gli altri codici sono di natura umana e, quindi, eticamente diversi, più attinenti alle problematiche del periodo.
Così la prima epopea della storia di Gilgamesh, re invincibile, fondatore della città di Uruk, che voleva diventare immortale, assieme all’amico Enkidu, che non ci riuscì.
Le prime notizie, inoltre, della storia del Diluvio universale, sono di Utnapistin, che corrisponde letteralmente al Noè della Bibbia, ma il racconto è più antico di quello della Genesi. Così come le notizie antecedenti del mitico re sumero dal nome Ziusudra, divenuto immortale, assieme a Utnapistim.
Tutte queste notizie fanno parte dei più recenti studi, e sono regno degli archeologi di tutto il mondo, tesi a trovare le origini della nostra civiltà.